La qualità del sonno è importante ed è dettata da diversi fattori tra cui chiaramente il materasso, il guanciale e anche dalle reti per letti.
Inutile negarlo, la prima cosa che ci colpisce quando andiamo in un letto che non è nostro, oltre alla morbidezza dello stesso è proprio lui: sua maestà il cuscino.
Spesso per definirlo si usa anche il termine guanciale, ma quali sono le esatte differenze tra questi due termini?
Abbiamo deciso di approfondire questa tematiche e quindi ci sentiamo di avvisarvi, cari lettori: questo è sarà un articolo meno tecnico degli altri, volto a svelare l’arcano, ovvero chiarire una volta per tutte qual è la differenza tra guanciali e cuscini.
Aprendo il compendio della lingua italiana, la prima cosa che si nota è che effettivamente quando si parla di queste due tipologie di oggetti si fa riferimento a due cose diverse.
Anche se nell’italiano corrente non è errato chiamare cuscino ciò su cui poggiamo il viso quando andiamo a letto, le origini dei termini sono ben diverse.
Cuscino deriva dalla latino “coxinum” che deriva da “coxa” ovvero coscia.
Quindi il cuscino era considerato proprio come il supporto su cui sedere, ovvero un ripiano morbido su cui poggiare le cosce.
Scomodando l’enciclopedia Treccani, alla voce cuscino si legge: “specie di sacchetto di forma rettangolare, quadrata, oppure tonda, ovale, generalmente di tela e ricoperto di una federa o, per usi ornamentali, di stoffe pregiate o di pelle, imbottito di lana, piume, crine, gommapiuma, ecc.”, quindi in questo caso la Treccani si riferisce ancora all’etimologia originaria, quando parla di questa tipologia di prodotto.
La prima discriminante è, dunque, la forma dell’oggetto che nel caso dei guanciali è di forma rettangolare e soprattutto l’uso che per i guanciali è limitato al solo letto, a differenza del ‘cugino cuscino’.
Con cuscino si considera, invece, tutto ciò che viene utilizzato non a letto, anche se come già detto il termine è stato sdoganato e nell’uso comune viene pronunciato come un vero e proprio sinonimo.
Oltre alla forma e all’uso, la differenza consiste proprio nella scelta del materiale utilizzato per l’imbottitura e il rivestimento esterno, da cambiare a seconda dell’obiettivo che ha l’oggetto in sé.
Non è un caso che i guanciali vengano realizzati in base ad obiettivi particolari, basti pensare a quelli ideati per le persone che soffrono di cervicale e che necessitano di un supporto adeguato, un obiettivo non raggiungibile con un cuscino, se inteso come oggetto da tenere sul divano.
Non va dimenticato che i guanciali sono oggetti realizzati per il sonno quindi è possibile averli in tantissime varianti come tradizionali, ergonomici, in piuma, lana, memory foam.
Pensate anche anche alle diverse anime che può avere un guanciale come in lattice, poliuretaniche, viscoelastiche e tanto altro ancora.
Speriamo di aver chiarito una volta per tutte la differenza tra guanciali e cuscini e nel caso vogliate continuare a dire ‘cuscino’ per indicare un ‘guanciale’, fatelo, ma sappiate che state commettendo un’imprecisione!