Oggi torneremo a parlare di materassi, ma da un punto di vista diverso dal solito: invece di concentrarci sulle caratteristiche di un buon prodotto o di fornire consigli per risolvere problematiche comuni, come i disturbi del sonno o il mal di schiena, analizzeremo le origini e la storia di questo prezioso strumento.
Come nasce, dunque, l’idea del materasso? Quali sono i primissimi materiali utilizzati per creare un comodo giaciglio per la notte? E quando, invece, si passa dalla produzione di materassi su misura, completamente artigianali, alla lavorazione industriale con tecniche ed attrezzature moderne?
Diversamente da quanto si possa pensare, il materasso – o, per lo meno, la versione che conosciamo oggi – è un oggetto nato in tempi abbastanza recenti. Per secoli, infatti, gli esseri umani hanno fatto a meno di un vero e proprio letto; piuttosto, erano soliti riposare su semplici cumuli di foglie, coperti da pelli di animali per disporre di una superficie pulita e, soprattutto, per schermare l’umidità del terreno.
Questa abitudine fu mantenuta non solo dalle popolazioni del Neolitico, ma anche da civiltà ben organizzate come quelle dell’Antica Persia e dell’Egitto, per giungere sino all’epoca dei Romani.
Il primo manufatto che, per certi aspetti, può essere assimilato ad un materasso moderno prendeva il nome di Matrah, termine arabo traducibile con “posarsi o adagiarsi su”, e consisteva in un ampio e morbido cuscino, posto direttamente a contatto con il terreno ed utilizzato come giaciglio per la notte.
L’usanza, già ai tempi delle Crociate, fu “presa in prestito” dalle popolazioni europee e, ben presto, si diffuse in Italia, Francia ed Inghilterra. Con il trascorrere dei secoli, il materasso è stato, via via, perfezionato, divenendo un elemento cardine dell’arredamento delle grandi residenze nobiliari.
È datata intorno al Cinque-Seicento la genesi della prima forma di rete per materasso: una struttura in legno che serviva a sorreggere il grande cuscino e che, a partire dal secolo successivo, venne spesso realizzata con flessibili, ma resistenti, canne di bambù ed associata a foderi in lino o teli in cotone.
Dall’Ottocento in poi, il materasso diventa un arredo di uso comune e, via via, viene prodotto con materiali diversi a seconda delle esigenze. Nel 1824 nasce il materasso ad aria e, dopo meno di cinquant’anni, viene inventata e proposta al pubblico la versione più longeva in assoluto: quella a molle.
Infine, nel Novecento, grazie ai progressi dell’industria meccanica e, in seguito, dell’ingegneria chimica ed aerospaziale, arrivano finalmente le tipologie di materassi considerate più innovative e performanti: il materasso in lattice di gomma, nonché quelli in schiuma di poliuretano e in memory foam.
Lo sviluppo tecnologico, ad ogni modo, non riguarda soltanto l’uso dei materiali, ma anche la loro combinazione e, non ultimo, il design interno ed esterno. Nascono così i materassi per il mal di schiena con zone a portata differenziata, i prodotti ortopedici, antidecubito, per la culla e per bambini, ecc..
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